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I paesaggi benedettini: territorio, patrimonio culturale e spiritualità

locandinaIl domani culturale delle società contemporanee parte dai luoghi che hanno plasmato l’Europa: i monasteri benedettini. Questo l’ambito di lavoro del convegno internazionale “I paesaggi benedettini: territorio, patrimonio culturale e spiritualità”, promosso dal Centro di Eccellenza DTC Lazio, nell’ambito del programma NextGenerationEU, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Università e Ricerca e la Fondazione CHANGES, in partenariato con la Regione Lazio e Lazio Innova, patrocinato dal Ministero della Cultura, dai Comuni di Cassino, Fara in Sabina, Subiaco ed inserito nelle manifestazioni di Subiaco Capitale Italiana del Libro 2025.

Dal 25 al 28 novembre 2025, il Lazio ospita – a Tor Vergata, nei Monasteri di Santa Scolastica e nelle Abbazie di Montecassino e Farfa – una comunità internazionale di studiosi, rappresentanti delle istituzioni, ricercatori, appartenenti a realtà religiose, operatori e professionisti, che per quattro giorni si confronteranno sul futuro della cultura come motore di sviluppo territoriale, coesione e innovazione.

Tra i docenti coinvolti parteciperanno, il 27 novembre, la prof.ssa Germana Barone e il prof. Paolo Mazzoleni, con una riflessione su "Il Monastero dei Benedettini di Catania: diagnostica e sperimentazione di materiali innovativi per il restauro".

Questo convegno nasce da una riflessione ampia: i territori sono infrastrutture di memoria, identità e futuro, non soltanto spazi geografici. La geografia e la storia dei monasteri benedettini dimostrano come da luoghi apparentemente marginali si siano originate trasformazioni profonde nel corso dei secoli. I monaci di diverse regioni europee hanno plasmato paesaggi, fondato economie, custodito conoscenze e costruito reti di relazioni politiche e culturali che hanno preparato il terreno all’idea stessa d’Europa.

Oggi quell’eredità offre una chiave preziosa per affrontare le grandi sfide del presente e del prossimo futuro: la transizione digitale, la valorizzazione sostenibile del patrimonio, la coesione sociale e le nuove geografie dello sviluppo.

Al centro del dibattito interdisciplinare: il rapporto tra territorio e spiritualità, le reti monastiche come infrastrutture culturali europee, gli insediamenti medievali e l’evoluzione dei paesaggi produttivi come quelli legati alle filiere agricole e vitivinicole nate nei contesti abbaziali.

In particolare, il convegno dedica un’ampia sezione all’innovazione tecnologica applicata al patrimonio culturale come – ad esempio – la digitalizzazione dei manoscritti dell’Abbazia di Montecassino, il progetto MeMo ViAM (Museo Virtuale e Accessibile) o la creazione del gemello digitale della cappella di San Gregorio al Sacro Speco – firmato da Geolander.it società specializzata in geografia digitale e realtà territoriale aumentata – il GeoTwinFlow, che unisce alle tecniche di rilievo avanzato in 3D (Reality Capture) una perfetta replica virtuale dinamica e aggiornata nel tempo (Digital Twin), arricchita da percorsi narrativi multimediali e interattivi (Data Storytelling), in collaborazione con gli Abati e la Direzione regionale dei Musei nazionali del Lazio. Come anche il progetto di CoopCulture - cooperativa operante nei servizi per i beni culturali - per un nuovo modello di valorizzazione digitale e governance partecipata o le indagini scientifiche dei ricercatori DTC-Lazio sugli affreschi di Petrus, nella Cappella di Santa Crocella, tra i monasteri di Santa Scolastica e del Sacro Speco.

Tali strumenti non solo ampliano le possibilità di ricerca e fruizione, ma rappresentano nuove opportunità di sviluppo economico per i territori, rafforzando il turismo culturale, la formazione e le imprese creative. A conclusione del convegno è previsto un confronto sulle politiche di governance culturale e di cooperazione territoriale, che affronta la gestione integrata dei paesaggi storici, i partenariati pubblico-privati, la partecipazione delle comunità locali e i modelli di turismo sostenibile. Il patrimonio, infatti, è un capitale strategico per generare conoscenza, costruire economie sostenibili e rafforzare la coesione delle comunità, non soltanto eredità da tutelare.

«Questo convegno – sottolinea Simone Bozzato, Presidente del Centro di Eccellenza DTC Lazio – dimostra come la cultura tecnologica, se radicata nei territori e alimentata dalla ricerca, può diventare una leva concreta di sviluppo. I monasteri e le abbazie benedettine sono stati la culla dell’Europa: oggi possono essere i laboratori di una nuova stagione di cooperazione culturale, crescita economica e innovazione socio-territoriale».

Un convegno, quindi, che è un cantiere per ripensare in modo strutturale il binomio cultura/paesaggio e tecnologia come infrastruttura strategica per lo sviluppo futuro. 

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Ultima modifica: 
18/11/2025 - 18:23