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CARDIO-SEX

Cardiovascular and sexual/reproductive wellbeing in andro-metabolic disorders: a joint venture between lifestyle and drugs to improve vascular inflammation and oxidative damage (CARDIO-SEX)
Classificazione: 
nazionali
Programma: 
PRIN 2017
Call / Bando: 
PRIN - PROGETTI DI RICERCA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE – Bando 2017
Settore ERC: 
Life Sciences
Ruolo Unict: 
Partner
Durata del progetto in mesi: 
36
Data inizio: 
Domenica, 1 Settembre 2019
Data fine: 
Mercoledì, 31 Agosto 2022
Costo totale: 
€ 687.241,00
Quota Unict: 
€ 120.856,00
Coordinatore: 
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Responsabile/i per Unict: 
Aldo E. Calogero
Dipartimenti e strutture coinvolte: 
Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale

Abstract

È ben noto che i disturbi organici sessuali maschili possono essere una manifestazione di bassi livelli sierici di androgeni e di danno cardiovascolare sistemico. In particolare, l'ipogonadismo maschile predispone all'insulino-resistenza e questa cosiddetta sindrome “andro-metabolica” amplifica il rischio di eventi cardiovascolari maggiori (CV). Il modello clinico paradigmatico di questa sindrome è la disfunzione erettile (DE) dovuta ad anomalie arteriose, che può essere facilmente valutata nella pratica clinica mediante eco-color Doppler dinamico del pene.

La disfunzione endoteliale rappresenta il legame fisopatologico tra la sindrome andro-metabolica e gli eventi CV. La valutazione della funzione endoteliale riconosce nel midollo osseo la principale struttura funzionale responsabile della produzione di cellule progenitrici endoteliali (EPC) in grado di riparare il danno vascolare periferico attraverso il loro “homing” su strutture vascolari danneggiate.

Inizialmente, il peggior profilo CV è stato attribuito a una ridotta capacità rigenerativa del midollo osseo. Più recentemente, è stato dimostrato che almeno altri due possibili meccanismi potrebbero svolgere un ruolo rilevante per la rigenerazione anormale del tessuto endoteliale.

Il primo riguarda una differenziazione anormale delle “early EPC” in “late EPC” poiché una parte di essi potrebbe subire l'apoptosi nella circolazione sistemica. Il secondo riguarda la presenza di microparticelle di derivazione endoteliale (EMP). Queste ultime erano inizialmente considerate un marker di trauma endoteliale, in grado di aumentare la capacità rigenerativa del midollo osseo. Più recentemente, una serie di studi hanno dimostrato che le EMP sono in grado di trasferire microRNA nelle EPC. Questi microRNA svolgono un ruolo cruciale nella regolazione dei geni fondamentali per la differenziazione delle “early EPC” in “late EPC” e per il corretto funzionamento di queste ultime. Inoltre, è stato dimostrato che alcuni di questi microRNA sono direttamente coinvolti nella patogenesi dell'infarto miocardico (miR-21, miR-24, miR-214, miR-499).

Infine, l'importanza dell'attivazione funzionale delle piastrine e in particolare dell'espressione di alcuni recettori (come ad esempio il recettore per la vitronectina) che si manifesta dopo l'insorgenza del danno endoteliale è molto importante, poiché la sua disfunzione potrebbe essere l'elemento ponte tra l'infiammazione endoteliale e l'evento trombotico.

Scopo dello studio: Lo scopo di questo studio è quello di valutare i marcatori della funzione endoteliale e della capacità rigenerativa (EPC circolanti e EMP), l'espressione dei recettori per la vitronectina nelle piastrine e l'espressione dei microRNA nel sangue di pazienti con sindrome andro-metabolica con o senza DE. Questi endpoint verranno valutati al momento dell'arruolamento dei pazienti e dopo:

  1. Modifica del loro stile di vita mediante prescrizione di dieta ipocalorica e/o attività fisica aerobica;

Somministrazione dei farmaci utilizzati in questa sindrome: testosterone (in caso di ipogonadismo), inibitori selettivi della fosfodiesterasi V e agenti insulino-sensibilizzanti.