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Autonomous In-vivo Brain-Machine-Interface in 28nm-CMOS technology with Ultrasound-based Power-Harvester and Communication-Link (Brain28nm)

Classificazione: 
nazionali
Programma: 
PRIN 2017
Call / Bando: 
PRIN - PROGETTI DI RICERCA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE – Bando 2017
Settore ERC: 
Physical Sciences and Engineering
Ruolo Unict: 
Partner
Durata del progetto in mesi: 
36
Data inizio: 
Venerdì, 6 Dicembre 2019
Data fine: 
Martedì, 6 Dicembre 2022
Costo totale: 
€ 890.973,00
Quota Unict: 
€ 164.186,00
Coordinatore: 
Università degli Studi Milano-Bicocca
Responsabile/i per Unict: 
Alfio Dario Grasso
Dipartimenti e strutture coinvolte: 
Dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica
Altri partner: 

Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Napoli Federico II 

Abstract

Le disfunzioni del sistema nervoso possono provocare gravi malattie neurologiche che compromettono gravemente le normali funzioni vitali, come i movimenti, la vista e la capacità uditiva. Alcune terapie innovative si basano sulla sostituzione o il recupero dei circuiti neurali disfunzionali mediante dispositivi impiantabili per il rilevamento e la stimolazione selettiva dei neuroni che agiscono come interfacce cervello-macchina (brain machine interfaces, BMI). Questi dispositivi trovano applicazione nel trattamento di malattie neurologiche quali il Parkinson e l’epilessia. Il progetto BRAIN28nm mira a realizzare una BMI minimamente invasiva e senza batteria, posizionata chirurgicamente sulla membrana della pia madre cerebrale, che misuri i segnali elettrici neuronali (potenziali d'azione e potenziali di campo locale), li elabori e che stimoli adeguatamente i neuroni all'interno di un sistema a ciclo chiuso. Al momento, nessun BMI disponibile è in grado di operare con elevata risoluzione spaziale, a lungo termine senza infezioni e in maniera autonoma, ossia in modo da consentire il movimento del paziente. Il dispositivo si basa su un'innovativa interfaccia cerebrale con accoppiamento capacitivo che consente di evitare microelettrodi invasivi e di migliorare la risoluzione. Il sistema sarà fabbricato utilizzando la tecnologia CMOS a 28 nm e comprenderà su un unico circuito integrato il front-end analogico, l'elaborazione digitale dei segnali e l’energy harvester. Il dispositivo impiantato sfrutterà un innovativo energy harvester e un sistema di comunicazione basato su onde ultrasoniche. Il dispositivo finale verrà testato in vivo in su ratti anestetizzati e su ratti che si muovono liberamente.