Università di Catania
Seguici su
Cerca

Mediazione linguistica e interculturale

Anno accademico: 
2020/2021
Tipo di corso: 
laurea triennale
Struttura didattica di riferimento: 
SDS di Ragusa
Accesso: 
programmato locale
Classe: 
L12
Lingua in cui si tiene il corso: 
italiano
Sede: 
Ragusa

Il corso di studio in breve

Il corso di laurea in Mediazione linguistica e interculturale ha una durata di tre anni e si caratterizza per un percorso formativo a marcata connotazione linguistico-letteraria e culturale.

Lo studio delle lingue comprende sia il livello metalinguistico sia quello strumentale. Ampio spazio è dedicato all'insegnamento della letteratura italiana e delle letterature comparate. Sia l'approccio linguistico che quello letterario sono fondati su una base critico-filologica. Il corso di laurea si caratterizza altresì per un'impostazione attenta alle dinamiche temporali e spaziali, entro le quali trovino collocazione i grandi processi linguistico-culturali e storici della contemporaneità. In tale ottica le discipline linguistiche sono svolte nella lingua straniera specifica.

Il giusto spazio è dato all'area delle scienze umane (insegnamenti, letterari, filosofici, storici), fondamentale nella formazione di mediatori culturali anche in contesti di migrazione e nell'ottica della globalizzazione. Al secondo anno sono previsti tirocini formativi e di orientamento e stage in imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali. 

Operando in un contesto soggetto a mutamenti cruciali, il corso di laurea ha consolidato un'offerta formativa inclusiva, per quanto possibile, di discipline di ambito turistico e sociologico e soprattutto ha consolidato, nel corso degli anni, un'originaria vocazione allo studio delle lingue orientali (l'insegnamento dell'Arabo e del Giapponese, attivati fin dall'a.a. 1999-2000), aprendosi all'insegnamento del Cinese.

Obiettivi formativi

Il corso si prefigge di rispondere a una doppia esigenza di formazione linguistico-letteraria e culturale. Tale esigenza formativa scaturisce dal fatto che il ruolo del mediatore linguistico (che investe di fatto tutti gli ambiti di comunicazione internazionale, in un mondo sempre più globalizzato) richiede il possesso, oltre che delle abilità di carattere linguistico, anche di competenze più variegate e soprattutto di una solida formazione culturale di tipo linguistico-letterario. 

Il mediatore linguistico impiega la propria preparazione linguistico-interdisciplinare al fine di operare in prima persona, o di insegnare ad altri, l'utilizzo di strutture linguistiche finalizzate a rapporti istituzionali, aziendali, culturali attivati, in ambito sia nazionale sia estero, in contesti multietnici e multiculturali. Tali obiettivi vengono raggiunti sin dal 1° anno di corso grazie allo studio approfondito, sia pratico sia teorico, di due lingue straniere (triennali), oltre ad una terza lingua straniera (biennale o triennale).

Negli anni successivi, oltre al potenziamento delle strutture linguistiche e della riflessione teorica, gli studenti acquisiscono, mediante le lezioni frontali, le esercitazioni, i seminari e le varie attività di contesto collaterali (partecipazione a convegni, conferenze, cineforum in lingua straniera) ulteriori e approfondite conoscenze storico-culturali e letterarie relative alla contestualizzazione delle lingue studiate.
 

Sbocchi professionali

Classificazione Istat delle professioni

  • Corrispondenti in lingue estere e professioni assimilate - (3.3.1.4.0)
  • Tecnici delle pubbliche relazioni - (3.3.3.6.2)
  • Tecnici delle attività ricettive e professioni assimilate - (3.4.1.1.0)
  • Organizzatori di fiere, esposizioni ed eventi culturali - (3.4.1.2.1)
  • Organizzatori di convegni e ricevimenti - (3.4.1.2.2)
  • Agenti di viaggio - (3.4.1.4.0)
  • Guide turistiche - (3.4.1.5.2)
  • Tecnici del reinserimento e dell'integrazione sociale - (3.4.5.2.0)