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Gaza / Una mozione per la pace

A seguito dell'Assemblea d'Ateneo del 23 settembre 2025 con docenti, personale tecnico-amministrativo e con gli studenti e le studentesse - e dopo ampia discussione nella seduta odierna (29 settembre 2025) - il Senato accademico ha approvato all’unanimità la seguente mozione:

Premesso che:

  • Le Nazioni Unite hanno più volte denunciato che il blocco rappresenta una punizione collettiva, vietata dal diritto internazionale umanitario e dalle Convenzioni di Ginevra;
  • Il rapporto dell’Ufficio ONU per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) segnala che oltre due milioni di persone a Gaza dipendono da aiuti immediati perché le infrastrutture idriche ed elettriche sono al collasso, l’accesso a cure mediche essenziali è gravemente limitato e la popolazione civile soffre pesanti carenze di cibo, acqua potabile e farmaci;
  • Ogni restrizione all’ingresso di beni vitali — quali cibo, acqua e medicinali — è incompatibile con il principio di proporzionalità e con l’obbligo, previsto dall’articolo 59 della IV Convenzione di Ginevra, di garantire e facilitare il passaggio degli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile;
  • In diverse occasioni, il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite e alcuni Relatori Speciali hanno richiamato l’attenzione sul fatto che le restrizioni alla libertà di movimento e l’isolamento della Striscia di Gaza pongono questioni rilevanti in relazione al pieno esercizio del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, riconosciuto dal diritto internazionale e menzionato in numerose risoluzioni delle Nazioni Unite;
  • In più occasioni, il Presidente Sergio Mattarella ha dichiarato inaccettabile il rifiuto di applicare le norme del diritto umanitario nei confronti dei cittadini di Gaza.

Considerato che:

  • L'Università di Catania si riconosce nei valori fondamentali di pace, giustizia, solidarietà e tutela dei diritti umani, che oggi sono minacciati in vari contesti internazionali;
  • Il compito di un'istituzione accademica è quello di formare menti e coscienze orientate al rispetto dei diritti e all'etica;

L’Università di Catania:

  • Denuncia le responsabilità di Hamas e, in particolare, del ripugnante attacco del 7 ottobre 2023 ai civili israeliani e richiede l’immediato rilascio degli ostaggi;
  • Condanna il genocidio perpetrato dalle forze armate israeliane nella Striscia di Gaza e chiede alla comunità internazionale di adottare misure urgenti per garantire il cessate il fuoco, la protezione dei civili e il libero accesso agli aiuti umanitari;
  • Esprime piena solidarietà al popolo palestinese nel suo diritto di autodeterminazione e alle missioni umanitarie che tentano di alleviarne le sofferenze;
  • Ribadisce che, in base all’art.28 c.4 dello Statuto d’Ateneo, “Sono comunque escluse da ogni accordo negoziale attività che fanno riferimento a tecniche direttamente o indirettamente connesse ad attività di tipo bellico e/o di alto impatto ambientale”;
  • Fino alla fine del conflitto armato, si impegna a non stipulare nuovi accordi con università ed enti israeliani e con università non palestinesi che avranno sede a Gaza;
  • Affida alla Commissione d’ateneo, istituita su determinazione del Senato accademico del 28 maggio 2024, la verifica dei rapporti attualmente in essere con lo spirito del presente documento;
  • Rivolge un appello al Governo italiano affinché riconosca lo stato palestinese; assicuri la massima tutela diplomatica e consolare ai connazionali coinvolti, garantendo loro adeguate condizioni di sicurezza; si adoperi per l’apertura di corridoi umanitari sicuri diretti alla popolazione di Gaza e, soprattutto, incrementi i corridoi umanitari universitari per gli studenti palestinesi, nel rispetto del diritto internazionale e delle Convenzioni di Ginevra;
  • Sottolinea l’urgenza di un impegno diplomatico e politico volto a promuovere soluzioni di pace stabili e durature, in coerenza con i principi fondativi delle Nazioni Unite e con il diritto internazionale umanitario sia a Gaza, che negli oltre 56 teatri di guerra in cui sono coinvolti quasi un centinaio di Paesi;
  • Dispone la trasmissione della presente mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nonché ai Presidenti della Repubblica, del Senato e della Camera dei Deputati e alla CRUI.
Ultima modifica: 
30/09/2025 - 09:47