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Graduatoria Censis Università 2025, Unict in risalita nel ranking dei “grandi atenei”

17 Luglio 2025

L’Università di Catania guadagna terreno nella classifica annuale elaborata dal Censis per gli atenei italiani, salendo dalla 18ª alla 13ª posizione nella sezione dedicata ai grandi atenei statali (con una popolazione studentesca tra i 20.000 e i 40.000 iscritti).

Nel ranking relativo all’anno accademico 2025-26, appena pubblicato, l’Ateneo etneo registra un punteggio complessivo di 80,7, in crescita rispetto al 76,7 dello scorso anno. Questo risultato consente all’Università di Catania di superare in graduatoria le università della Campania “Vanvitelli”, Messina, Chieti e Pescara.

graduatoria

Il principale fattore di traino è rappresentato dal parametro “Comunicazione e servizi digitali”, che passa da 91 a 105 punti, segnando la seconda migliore performance assoluta tra i grandi atenei, subito dopo l’ex aequo tra Parma e Perugia, a quota 108.

Positivi anche gli indicatori relativi a “Occupabilità” (da 72 a 79) e “Strutture” (da 82 a 86), a conferma degli sforzi dell’Ateneo nel migliorare i servizi per l’ingresso nel mondo del lavoro e nella valorizzazione delle infrastrutture dedicate alla didattica e alla ricerca.

In crescita, seppur più contenuta, anche le voci “Internazionalizzazione” (da 69 a 71) e “Servizi” (da 71 a 72), mentre si registra un leggero calo nel parametro “Borse”, che scende da 75 a 71 punti.

«Accolgo con grande soddisfazione il risultato della graduatoria Censis – commenta il rettore Francesco Priolo -. Si tratta di un dato che, al di là dei numeri, rappresenta finalmente il segno tangibile di un lavoro costante, condiviso e orientato alla crescita complessiva del nostro Ateneo. L’incremento sul punteggio generale ci incoraggia e conferma la bontà delle strategie messe in campo soprattutto in questi anni. Un elemento particolarmente significativo è il miglioramento marcato nel parametro “Comunicazione e servizi digitali” frutto di un impegno concreto nel potenziare la nostra presenza digitale, nell’ottimizzare i servizi online rivolti a studenti e studentesse, e nel rendere l’informazione, sia istituzionale che di servizio, più accessibile, chiara e tempestiva. In un mondo accademico sempre più digitale e interconnesso, questi strumenti rappresentano leve essenziali per la qualità dell’esperienza universitaria».

«Importanti segnali positivi provengono anche da altri indicatori – aggiunge il rettore -: “Occupabilità”, conferma la crescente attenzione dell’Ateneo all’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, attraverso l’ampliamento dei tirocini, i rapporti con il territorio e con le imprese, e un’offerta formativa sempre più allineata ai bisogni del mercato. Anche il parametro “Strutture” premia i nostri investimenti in edilizia universitaria, laboratori e infrastrutture dedicate alla didattica e alla ricerca. In lieve ma costante crescita anche “Internazionalizzazione” e “Servizi”, a conferma di una visione d’Ateneo che punta a rendere Catania una vera città universitaria, aperta al mondo e centrata sul benessere della comunità studentesca».

L’unica voce in controtendenza è quella relativa alle “Borse di studio”, in leggera flessione: «Su questo fronte – osserva il prof. Priolo - sappiamo che si tratta di una questione complessa e multilivello, che coinvolge anche soggetti esterni all’Ateneo. Tuttavia, è nostra intenzione continuare a lavorare affinché il diritto allo studio sia sempre garantito, rafforzando la sinergia con gli enti preposti e promuovendo ogni possibile azione integrativa. Questi risultati rappresentano dunque uno stimolo a fare ancora meglio. Desidero ringraziare tutta la comunità accademica – docenti, personale tecnico-amministrativo, studentesse e studenti – per il contributo quotidiano a questo processo di crescita. Sono certo che l’Università di Catania continuerà a muoversi con determinazione verso un’idea di università inclusiva, moderna, sostenibile, fortemente radicata nel territorio ma sempre più capace di dialogare con il mondo».