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Svolgimento delle attività didattiche e curriculari in presenza

Le Università italiane devono mettere in atto tutte le iniziative necessarie affinché le attività didattiche e curriculari siano svolte prioritariamente in presenza.

E’ quanto ha ribadito nei giorni scorsi il Ministero dell’Università e della Ricerca tramite una nota trasmessa dalla Direzione generale delle istituzioni della formazione superiore, che rafforza – alla luce dell’evoluzione del quadro epidemiologico e dell’andamento della campagna vaccinale - il senso delle comunicazioni precedenti inviate a tutti gli atenei, incentrate sulle prescrizioni normative dettate dal d.l. n. 111/2021, convertito in legge n. 133/2021, con l'obiettivo “di garantire agli studenti universitari, nello svolgimento dell’anno accademico, il più ampio “ritorno alla normalità” in condizioni di massima sicurezza”.

“Le attività didattiche e curriculari in presenza – si sottolinea nella nota ministeriale - devono necessariamente coniugarsi con le misure di contenimento del contagio previste dal d.l. 111, con particolare riguardo, tra l’altro, alla rigorosa osservanza delle prescrizioni in materia di “green pass” e all’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Inoltre, il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro rappresenta una raccomandazione, derogabile, tra l’altro, in considerazione delle condizioni strutturali-logistiche degli edifici, al fine di assicurare la prioritaria frequenza in presenza”.

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Ultima modifica: 
15/10/2021 - 11:12