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Risorse in arrivo per i ricercatori Rtd-A: l’impegno della Regione siciliana

Il rettore Foti ha incontrato questa mattina il vicepresidente Sammartino e l’assessore all’Istruzione e Formazione Turano
11 Dicembre 2025

Novità rilevanti riguardano il futuro di alcune centinaia di ricercatori a tempo determinato di tipo A (RTD-A), assunti dagli Atenei siciliani nell’ambito di progetti di eccellenza finanziati con fondi PNRR.

Nel corso dell’incontro tenutosi questa mattina al Palazzo centrale dell’Università di Catania tra il vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione, Mimmo Turano, e il rettore dell’Ateneo catanese, Enrico Foti, i rappresentanti del governo regionale hanno manifestato l’impegno a individuare le risorse necessarie per contribuire ad assicurare continuità a questi ricercatori. Molti di loro hanno contratti in scadenza nel 2026; l’obiettivo è consentire la prosecuzione delle attività all’interno degli atenei dell’Isola, evitando la dispersione di competenze e professionalità maturate durante i tre anni di progetto.

«L’incontro è stato molto proficuo – ha dichiarato il vicepresidente Sammartino –. Ci impegneremo a mantenere elevati standard formativi per questi ricercatori, attraverso cofinanziamenti destinati agli atenei. Il nostro obiettivo primario è che queste risorse di eccellenza non vengano disperse, ma restino a operare nella nostra regione».

All’appuntamento erano presenti anche l’ex assessore regionale all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, docente dell’Università di Catania, e il direttore generale dell’Ateneo, Corrado Spinella. Nel corso della riunione è stato inoltre definito un cronoprogramma di visite congiunte ai cantieri dei nuovi alloggi universitari, la cui consegna è prevista a partire dal 2026: interventi che porteranno quasi al raddoppio dei posti letto per gli studenti fuori sede, passando dagli attuali 700 a oltre 1.300.

«Ringrazio sinceramente il governo regionale per la sensibilità dimostrata – ha dichiarato il rettore Foti – e per l’attenzione rivolta ai nostri giovani ricercatori, sui quali l’Università ha già investito molto e che rappresentano il futuro del nostro corpo docente».