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Polimeri compositi innovativi e green ricavati dal grafene, progetto di ricerca Unict, Imperial College (Londra) e ‘Bandera’

Il Dfa stringe una partnership con Bandera, azienda leader nella costruzione di linee di estrusione per polimeri e biopolimeri. Verranno realizzati materiali ‘smart’ e sostenibili per applicazioni di packaging, e in ambito alimentare e agricolo
26 Aprile 2023

Grafene e relativi materiali basati su di esso risultano di interesse strategico per applicazioni nell’ambito di compositi polimerici. Una stretta collaborazione su questo fronte è stata annunciata tra il dipartimento di Fisica e Astronomia “E. Majorana” dell’Università di Catania e “Costruzioni Meccaniche Luigi Bandera” industria leader nella realizzazione di macchine polimeri e biopolimeri, nell’ambito del progetto di ricerca PON - Ricerca e Innovazione 2014-2020 finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Bandera lavorerà insieme ai ricercatori catanesi e all’Imperial College di Londra su un ambizioso progetto che mira all’introduzione di grafene e relativi materiali bidimensionali per la realizzazione di polimeri con innovative funzionalità che possano essere realizzati su linee di estrusione industriale.

Fondata nel 1947, Bandera progetta e sviluppa line di estrusione industriali per plastiche e bioplastica. Grazie allo sviluppo del recente laboratorio “Nanomaterials and two-dimensional materials and devices” (NANO2D2), il dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania si occupa di ricerca all’avanguardia nell’ambito dell’applicazione di grafene e altri materiali bidimensionali in campi che spaziano dall’elettronica alla fotonica passando anche per la realizzazione di innovativi compositi polimerici. Il grafene è uno strato monoatomico di grafite con straordinarie potenzialità in grado di favorire grandi avanzamenti tecnologici in diverse applicazioni. Una delle linee di ricerca del laboratorio NANO2D2 è rivolta allo studio di nuove tecniche di fabbricazione ed ottimizzazione di grafene e altri materiali bidimensionali nell’ottica di una reale industrializzazione di tecnologie basati su questi materiali.

Nelle foto: a sx una linea di estrusione di film in bolla di Bandera. Sulla destra un film di PET ricoperto di grafene

Lo stesso progetto di ricerca investigherà l’utilizzo di grafene quale additivo in grado di permettere nuove funzionalità all’interno di una matrice polimerica, promettendo significativi miglioramenti delle performance degli attuali polimeri termoplastici estrudibili per applicazioni quali ad esempio anti appannamento o barriera di gas.

Il prof. Felice Torrisi, a capo del progetto scientifico, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di ricevere i finanziamenti del PON Ricerca e Innovazione ed entusiasti di lavorare con un’azienda leader nel settore delle linee di estrusione, con l’obiettivo chiave di trasferire i vantaggi del grafene e dei materiali 2D dal laboratorio all'industria. Le proprietà elettriche, ottiche e meccaniche del grafene lo rendono un materiale essenziale per imballaggi intelligenti più ecologici e applicazioni agricole maggiormente performanti».

«Diamo un caloroso benvenuto a Bandera quale nostro partner strategico - ha aggiunto il dott. Antonio Alessio Leonardi, ricercatore assunto su tale progetto -. Il grafene ed altri materiali ad esso strettamente correlati sono ideali per applicazioni nell’ambito di innovativi compositi polimerici e questa forte sinergia con un’industria italiana affermata in tutto non può che accelerare una reale progettazione industriale di queste tecnologie».

Diego Castiglioni, direttore tecnico della tecnologia Blown Film di Bandera, definisce «importante» la collaborazione attivata con l’Università di Catania e l’Imperial College di Londra, «fondamentale per rimanere all’avanguardia nel settore di ricerca e sviluppo (R&D) così da favorire il progresso nella realizzazione di nuove linee di estrusione, compositi polimerici avanzati, e nuovi prodotti smart e sostenibili che rispondano adeguatamente alle richieste del mercato».