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Nasce Nano2D2, un laboratorio di ricerca sui nanomateriali e i bidimensionali

Inaugurata al dipartimento di Fisica la nuova struttura che produrrà dispositivi innovativi e tecnologie avanzate a basso costo e sostenibili
20 Giugno 2023

Tecnologie di sintesi di nanomateriali (con dimensione inferiore a 100 nanometri), grafene e altri materiali bidimensionali (almeno una dimensione con spessore atomico), e fabbricazione di dispositivi innovativi nell’ambito dell’elettronica sostenibile, della sensoristica e delle energie rinnovabili. Tutte queste attività saranno svolte nel nuovo laboratorio del dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Maiorana” dell’Università di Catania, inaugurato pochi giorni fa dal rettore Francesco Priolo.

La struttura, denominata Nano2D2 lab - Nanomaterials and Two-dimensional materials for Device Manufacturing lab, è ospitata nei locali al secondo piano della struttura della Cittadella universitaria, ed è interamente dedicata al nuovo filone di ricerca del dipartimento guidato dalla direttrice Maria Grazia Grimaldi, con importanti implicazioni negli ambiti di Fisica  sperimentale della Materia e di Fisica applicata.

L’attività di ricerca, coordinata dai professori Felice Torrisi e Salvo Mirabella, in collaborazione con il Cnr-Imm e con Imperial College di Londra, è sostenuta anche con finanziamenti del Pnrr ed è orientata alla transizione ecologica attraverso l’utilizzo di materiali innovativi, di tecniche a basso costo e di processi sostenibili.

Attraverso sintesi a basso costo (come ad esempio processi idrotermali, deposizione da bagno chimico) verranno prodotti nanomateriali semiconduttori a base di ossidi di nichel, zinco, manganese, tungsteno, rame, molibdeno spesso ottenuti da materiali riciclati, da utilizzare per la realizzazione di dispositivi utili in applicazioni di (bio)sensoristica, produzione e accumulo di energia, fotocatalisi. 

Grazie alle strumentazioni a disposizione possono essere inoltre sintetizzati materiali 2D quali grafene, ossido di grafene, ossido di grafene ridotto, dicalcogenuri di transizione, tellurene, h-BN, e vari MXene. Tramite questi si realizzano compositi polimerici e inchiostri depositabili tramite serigrafia, inkjet, fibre mediante processi di filatura, o aerografia su substrati rigidi o flessibili e riciclabili per imballaggi smart o per la realizzazione di dispositivi elettronici avanzati.