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Soluzioni naturali per contrastare la fragilità ambientale nelle aree interne

Sabato 24 febbraio un workshop di co-design e un “AperiTalk” a Santa Maria di Licodia
21 Febbraio 2024

Le soluzioni basate sulla natura per contrastare la fragilità ambientale nell’area interna del fiume Simeto. Il palazzo comunale di Santa Maria di Licodia ospiterà sabato 24 febbraio, a partire dalle 10,30, un incontro multidisciplinare finalizzato a testare sul campo la percezione e l’accettazione, da parte delle comunità, delle Soluzioni Basate sulla Natura (NBS) in questa porzione di territorio, così come vengono approfondite e sperimentate nell’ambito delle ricerche del dottorato di ricerca internazionale in Agricultural, Food and Environmental Science.

L’iniziativa, promossa nell’ambito della borsa di Dottorato Comunale SNAI finanziato dall’Agenzia per la Coesione territoriale, è promossa dal Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, in collaborazione con il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, l'associazione Cultura &' Progresso, e con il supporto del Comune di Santa Maria di Licodia, dello CSEI Catania e della Società Geografica Italiana.

Momento ‘clou’ dell’appuntamento sarà l'Aperitalk, un focus group aperto alla cittadinanza, invitata a confrontarsi su queste tematiche. La Commissione europea definisce infatti le NBS come «soluzioni che sono inspirate alla natura e da essa supportate, che sono convenienti, forniscono al contempo benefici ambientali, sociali ed economici e contribuiscono a creare resilienza; tali soluzioni apportano una presenza maggiore, e più diversificata, della natura nonché delle caratteristiche e dei processi naturali nelle città e nei paesaggi terrestri e marini, tramite interventi sistemici adattati localmente ed efficienti sotto il profilo delle risorse».

In altre parole, sono azioni che proteggono, gestiscono in modo sostenibile e ripristinano gli ecosistemi naturali e quelli modificati, affrontando efficacemente le sfide sociali e fornendo benefici sia per gli esseri umani che per la biodiversità. Tra queste, la creazione di orti e giardini urbani, che contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento, al benessere psicofisico e alla promozione della biodiversità, il collegamento di diverse aree urbane tramite corridoi verdi che migliorano la qualità dell’aria, offrono spazi ricreativi per le persone e favoriscono la mobilità degli animali, i giardini per insetti impollinatori, a beneficio anche della fecondazione delle piante, la conservazione o il ripristino delle zone umide, per la filtrazione delle acque e la protezione della fauna e della flora.

Altre soluzioni all’avanguardia concernono l’utilizzo di tecniche ‘green’ per l’edilizia (ad esempio tetti verdi e sistemi di raccolta delle acque piovane), i cosiddetti giardini della pioggia, sistemi di drenaggio sostenibile che riducono l'inquinamento delle acque piovane e migliorano la gestione delle risorse idriche, e l’impiego di tecniche di agricoltura sostenibile, come la rotazione delle colture, l'agroforesteria e l'uso di coperture vegetali aiutano a preservare il suolo e la biodiversità.

L’incontro si aprirà con gli indirizzi di saluto del sindaco di Santa Maria di Licodia Giovanni Buttò, del sindaco di Centuripe Salvatore La Spina, della presidente del consiglio comunale di Santa Maria di Licodia Maria Russo, della docente Di3A Teresa Graziano, del presidente del Presidio Partecipativo del Patto Fiume Simeto David Mascali, e della vicepresidente dell’associazione Cultura & Progresso Rachele Donato. Interverranno a seguire i docenti Teresa Graziano, Giuseppe L. Cirelli e Feliciana Licciardello e la dottoranda Emanuela R. Giuffrida, che illustreranno vari aspetti di questo approccio integrato ‘sul campo’ che sfrutta la natura per affrontare le sfide ambientali e migliorare la resilienza delle comunità.