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Atene, “libro aperto” per imparare tutti i segreti del turismo

Viaggio di studio nella capitale ellenica degli allievi del corso di laurea del Disfor: un tuffo nel patrimonio artistico e archeologico del Mediterraneo
13 Settembre 2023

Trentacinque studenti del corso di laurea in Scienze del Turismo, che afferisce al dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania, hanno di recente visitato Atene, per “toccare con mano” i beni archeologici e culturali della capitale ellenica, consolidandone così dal vivo la conoscenza già appresa in aula.

Guidati dalla prof.ssa Eleonora Pappalardo, docente di Archeologia Classica e delegata DisFor alla comunicazione, gli allievi hanno avuto l’opportunità di ammirare da vicino le maggiori opere prodotte dalla civiltà greca, visitando finalmente l’Acropoli, passando essi stessi attraverso il Partenone, i propilei, l’Eretteo e il tempio di Atena Poliàs.

Tappe obbligate al Museo dell’Acropoli, con le grandi sculture che hanno segnato lo sviluppo della civiltà ellenica, dal periodo arcaico fino a quello tardo classico, l’Atena pensosa di Fidia, i marmi dei fregi e dei frontoni del Partenone, il grande frontone arcaico dell’Hekatompendon, e le sculture riemerse dalla colmata persiana; e al Museo Archeologico Nazionale, con i kouroi monumentali, i grandi vasi attici e opere di fama mondiale quali lo Zeus (o Poseidon) di Capo Artemision.

Un’intera giornata è stata poi dedicata alla visita dell’antica Agorà di Atene, con la Stoà di Attalo e il tempio di Efesto, e del cimitero e al Museo del Ceramico. A questi ed altri momenti di contemplazione delle bellezze dell’antichità classica, si sono aggiunte esperienze di immersione consapevole nella realtà culturale greca contemporanea, attraverso percorsi enogastronomici mirati ed escursioni nelle più apprezzate zone turistiche della città e del litorale.

«La visita dei luoghi di interesse culturale – osserva la prof.ssa Pappalardo - è parte integrante della nostra offerta formativa, in cui si coniuga lo studio del patrimonio artistico e archeologico mediterraneo con l’esperienza dell’heritage making, nella consapevolezza che alla base della valorizzazione e della promozione dei beni culturali stia la profonda conoscenza degli stessi. È una buona pratica ormai consolidata, che si rivela sempre molto efficace per i futuri operatori del turismo nazionale ed estero».

Il Cdl in Scienze del Turismo propone, infatti, il viaggio all’estero come tappa finale di un percorso che prevede, già a partire dal primo anno, numerose “uscite didattiche” dentro e fuori la città di Catania, spesso con soggiorni prolungati nelle aree particolarmente ricche di attrazioni. Tutti i docenti del corso programmano una o due visite, coerenti con la disciplina erogata, che hanno il fine di porre gli studenti a diretto contatto con tutte quelle realtà che confluiscono nel sistema turistico: dalle aziende e/o imprese private che operano nel settore, a quelle aree urbane delle quali vanno espresse le potenzialità, attraverso i siti di interesse culturale, naturalistico, storico-artistico.

La scelta di introdurre il viaggio tra le attività formative del corso risponde all’esigenza di formare gli studenti verso la comprensione delle dinamiche che regolano i nuovi turismi, attraverso l’osservazione critica dei processi territoriali che vedono nel turismo una importante forma di sviluppo economico, da un lato, culturale e sociale, dall’altro, mediato da una cultura del territorio attenta alle dinamiche socio-culturali e alle nuove imprescindibili istanze della sostenibilità e dell’inclusione. A tal fine risulta di grande efficacia recarsi direttamente nei luoghi, respirarne l’aria e carpirne le dinamiche interne.

«Ai nostri studenti insegniamo a costruire l’offerta partendo dalla conoscenza profonda della risorsa – conclude la docente -, stimolandoli a cimentarsi in prima persona in tutte quelle attività che stanno alla base della gestione/organizzazione di un viaggio. Si tratta, in pratica, di un vero e proprio modello didattico che, nel tempo, ha dato i suoi frutti: una vera e propria didattica esperienziale, sintetizzabile nel concetto di learning by doing, applicazione della teoria su casi concreti».